mercoledì 13 ottobre 2010

Citazioni di Barack Obama

Barack Obama

Barack Obama (1961-Vivente) è un presidente statunitense e premio Nobel per la pace.

  • Penso sia importante capire una cosa: io ero nero già prima di diventare presidente.
  • Sì, noi possiamo. Questa frase era scritta nei documenti fondatori che dichiaravano il destino di un Paese. È stata mormorata dagli schiavi e dagli abolizionisti, aprendo uno spiraglio di luce verso la libertà nella notte più buia. Sì, noi possiamo. Lo hanno cantato i migranti che lasciavano terre lontane e pionieri che progredivano verso ovest nonostante una natura spietata. Sì, noi possiamo. È stato l'appello degli operai che si organizzavano in sindacati, delle donne che lottavano per il diritto di voto, di un presidente che ha fatto della Luna la nostra nuova frontiera e di un re che ci ha portato in cima alla montagna e ci ha mostrato la strada per la terra promessa. Sì, noi possiamo avere giustizia e uguaglianza. Sì, noi possiamo avere possibilità e prosperità. Sì, noi possiamo guarire questa Nazione. Sì, noi possiamo migliorare questo mondo. Sì, noi possiamo.
  • Un maiale col rossetto resta sempre un maiale. (su Sarah Palin)

Citazioni di Audrey Hepburn

Audrey Hepburn

Audrey Hepburn (1929-1993), all'anagrafe Audrey Ruston, fu un'attrice britannica. Vinse importanti premi, tra cui un Oscar, tre Golden Globe, un Emmy, un Grammy e tre David di Donatello. Ha recitato in diversi film, tra cui "Vacanze romane".

  • Ricorda: se hai bisogno di una mano, la troverai alla fine del tuo braccio e, mentre diventi più grande, ricorda che hai un'altra mano: la prima serve ad aiutare te stesso, la seconda ad aiutare gli altri.
  • La bellezza di una donna non dipende dai vestiti che indossa, né dall'aspetto che possiede o dal modo di pettinarsi. La bellezza di una donna si deve percepire dai suoi occhi, perché quella è la porta del suo cuore, il posto nel quale risiede l'amore.
  • Alla conversazione durante un party, nessuno contribuisce più degli assenti.

martedì 12 ottobre 2010

Citazioni di Arthur Conan Doyle

Arthur Conan Doyle

Arthur Conan Doyle (1859-1930) fu uno scrittore e medico britannico. Creò il personaggio di Sherlock Holmes.

  • Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno prende mai la cura di osservare.
  • L'ozio mi sfinisce.
  • È una vera fortuna per la comunità che io non sia un criminale.
  • Non c'è nulla di più innaturale dell'ovvio.
  • È facile per chi sta al sole fare la predica a chi sta all'ombra.

Citazioni di Aristotele

Aristotele

Aristotele (384-322 a.C.) fu un importantissimo filosofo greco. È noto come "filosofo dell'immanenza".

  • La filosofia non serve a nulla, dirai, ma sappi che proprio perché priva il legame di servitù è il sapere più nobile.
  • Una rondine non fa primavera.
  • Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.
  • La speranza è il sogno di chi è sveglio.
  • La natura non fa nulla di inutile.
  • L'amicizia è un'anima che abita in due corpi, un cuore che abita in due anime.
  • L'amore è cercare ciò di cui siamo privi.
  • Gli uomini diventano filosofi perché sono dotati della capacità di meravigliarsi.
  • Non esiste un vero genio senza una dose di follia.
  • Pensate da uomini saggi, ma parlate da gente comune.
  • Chi non conosce il suo limite tema il suo destino.
  • Siamo portati tutti a dirigere la nostra ricerca non in relazione all'argomento in sé, ma piuttosto alle opinioni dei nostri antagonisti; e anche quando interroghiamo noi stessi, portiamo l'indagine solo fino al punto in cui non intravediamo più obiezioni.
  • Un'assurdità plausibile è sempre migliore di una possibilità che non convince.
  • I vecchi sono due volte bambini.

Siamo i nostri geni?

Edoardo Boncinelli

Riporto un articolo di Tommy Cappellini.
Come spiega questo determinismo il genetista Edoardo Boncinelli? 
«La domanda è inquadrata in una ideologia in cui sapere equivale a essere schiavi. Ma è l’esatto contrario. Più cose conosco e più elevata è la mia libertà e con essa la mia responsabilità. Sì, esistono delle “condanne” genetiche. Sono le malattie monofattoriali: la distrofia muscolare, la talassemia. Non coprono più dell’un per cento di tutti gli esseri umani. Per i rimanenti, i geni portano solo una “predisposizione” alle malattie, che possono anche non svilupparsi. Dipende pure dallo stile di vita, dipende da noi».
Questo in ambito patologico. Ma in quello morale?
«Essere geneticamente determinati all’omosessualità, a essere dittatori o razzisti, sono tutte invenzioni da gazzettieri. Poco fa ho letto di un gene che predispone alla curiosità, all’istinto esplorativo. Una fandonia. I dati che abbiamo ci mostrano la predisposizione, determinata dai geni, a certi avvenimenti. Niente di più. Non siamo infinitamente liberi, siamo però molto liberi, e quando siamo a conoscenza delle nostre predisposizioni siamo più attenti al nostro comportamento».
È un atto di fede?
«Ma no. Si è detto che i maschi che hanno due cromosomi ipsilon sono predisposti alla violenza. Assurdo: è solo il desiderio, peraltro non condannabile, di scusare chi si comporta male. La neuro-etica come la neuro-estetica, cioè quelli che trovano il senso della bellezza scritto nei geni, è solo una moda giornalistica. In realtà viviamo sempre in un’imponderabilità dei fatti e dei comportamenti. Cioè in una libertà concreta».


FONTI:
-Articolo di Cappellini - Terzo triennio
-Edoardo Boncinelli - Wikipedia

lunedì 11 ottobre 2010

Russell odiava Schopenhauer?

Russell mentre fuma la pipa di Russell

Ecco cosa scrisse su di lui:
«E neppure è sincera la sua dottrina, se ci è lecito giudicare dalla vita di Schopenhauer. Abitualmente pranzava bene, ad un buon ristorante; ebbe molti amori triviali, sensuali, ma non appassionati; era eccezionalmente litigioso ed avaro fuori dal comune. Una volta lo annoiava una cucitrice di una certa età che stava chiacchierando con una amica fuori della porta del suo appartamento. Egli la gettò giù dalle scale, causandole lesioni permanenti. Ella ottenne una sentenza che lo costringeva a pagarle una certa somma (15 talleri) ogni trimestre finché viveva. Quando alfine ella morì, dopo 20 anni, Schopenhauer annotò nel suo libro dei conti: "Obit anus, abit onus (La vecchia muore, il debito cessa)". È difficile trovare nella sua vita prove di una qualunque virtù, tranne l'amore per gli animali, che spinse fino al punto di opporsi alla vivisezione nell'interesse della scienza. Sotto tutti gli altri aspetti era un completo egoista. È difficile credere che un uomo profondamente convinto della virtù dell'ascetismo e della rassegnazione non abbia mai fatto nessun tentativo d'applicare nella pratica le sue convinzioni».
Visto il grande pessimismo, pensavo che andassero d'accordo... E invece...

FONTI:
-Russell su Schopenhauer - Wikiquote

domenica 10 ottobre 2010

Citazioni di Arthur Schopenhauer

Arthur Schopenhauer

Arthur Schopenhauer (1788-1860) fu un filosofo tedesco. Padre del pessimismo cosmico e del "non-sense".

  • Se ad un dio si deve questo mondo, non vorrei essere quel dio: l'infelicità che vi regna mi strazierebbe il cuore.
  • All'uomo intellettualmente dotato la solitudine offre due vantaggi: prima di tutto, quello di essere se stesso e, in secondo luogo, quello di non essere con gli altri.
  • Si deve all'animale non pietà, ma giustizia.
  • Chi è amico di tutti non è amico di nessuno.
  • Chiunque noi siamo e qualunque cosa possediamo, il dolore, che è l'essenza della vita, non si lascia rimuovere.
  • Le altre parti del mondo hanno le scimmie, l'Europa ha i Francesi. La cosa si compensa.
  • L'uomo è l'unico animale che provoca sofferenza agli altri senza altro scopo che la sofferenza tale.
  • Il Giudizio universale è il mondo stesso.
  • La vita umana è un continuo oscillare tra dolore e noia.
  • Per non diventare molto infelici, il metodo più sicuro sta nel non pretendere di essere molto felici.
  • Chi legge pensa con la testa altrui.