sabato 9 ottobre 2010

Ecco com'è andata...

Black block

Finalmente ho capito cosa è successo di preciso ieri! Il fatto quotidiano ha infatti pubblicato un articolo proprio sugli scontri ed è, ovviamente, stato descritto anche quello che è accaduto alla mia università, la Statale di Milano.
Un gruppo di black block è entrato dopo mezzogiorno in sede e ha "saccheggiato" per bene la mensa. Successivamente, il gruppo si è diretto verso la libreria ed è successo quello che ho descritto in uno dei miei post precedenti (lascio il link tra le fonti). Secondo i giornalisti, tuttavia, non è stata una molotov ad esplodere, ma un petardo. L'idrante è stato usato non per spegnere un possibile incendio, ma per puro vandalismo. A questa spiegazione, effettivamente, avevo pensato anche io, ma cosa ci facevano le bottiglie di vetro per terra? E' anche vero che, vedendo dei video in cui venivano lanciate delle molotov, una molotov avrebbe creato molto fumo, cosa che non è successa (da quello che ho visto).
Nell'articolo vengono anche spiegati i motivi che hanno spinto i black block ad attaccare: qualche mese fa, Valerio Ferrandi, militante anarchico, figlio di un terrorista di Prima Linea, si è rifiutato di pagare le 700 fotocopie fatte proprio nella C.U.S.L.. È scoppiata una rissa (come probabilmente Ferrandi voleva, visto che fare così tante fotocopie senza pagare è una evidente provocazione a sfondo politico) e Ferrandi è stato in seguito denunciato e condannato poco tempo fa a 2 anni e 7 mesi. L'azione dei black block deve essere stata causata proprio da questo: volevano vendicarsi contro la C.U.S.L..
Pare che il gruppo dei black block fosse il Collettivo Ringhiera.

FONTI:
-Attaccata la C.U.S.L. - Veterano del Vaudeville
-Disordini a Milano - Il Fatto Quotidiano
-Molotov - Google Video
-Prima Linea - Wikipedia
-Collettivo Autonomo Ringhiera - Il Giornale